i Corridoi Lavorativi per Rifugiati sono un progetto sperimentale realizzato nell’ambito dell’apertura dei percorsi di ingresso extra-quota, ai sensi della L. 50/2023, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
ReadyForIT - Labor Pathways for Refugees è un’iniziativa finalizzata a consentire l'ingresso regolare in Italia di giovani rifugiati che si trovano in Paesi di primo asilo, dopo essere stati costretti a lasciare il proprio Paese d'origine a causa di guerre, persecuzioni o violazioni dei diritti umani.
Nei Paesi di primo asilo, infatti, i rifugiati spesso non hanno reali opportunità per ricostruire una vita dignitosa e sono costretti a migrare, affrontando viaggi lunghi e pericolosi. I Corridoi Lavorativi offrono la possibilità di entrare in Italia con un visto per motivi di lavoro, favorendo percorsi sicuri e regolari.
Questo progetto rientra nelle linee programmatiche del Global Compact on Refugees, sottolineando non solo il ruolo cruciale del settore privato e delle singole aziende nell’integrazione dei rifugiati nella nostra società ma anche l’alto valore della sinergia tra autorità italiane, società civile, organizzazioni internazionali e settore privato nell’offrire soluzioni concrete di solidarietà e protezione
Il progetto ReadyForIT - Labor Pathways for Refugees è ideato da Fondazione Italiana Accenture ETS e guidato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, insieme alla Fondazione stessa, a Diaconia Valdese CSD, Talent Beyond Boundaries, Pathways International, all’ International Trade Center - ITC (Agenzia Tecnica ONU/OMC) e all’Unione Industriali Torino, con il contributo di Reale Foundation e Fondazione Conad ETS e in collaborazione con Develhope, Refactory Uganda e Finn Church Aid.I corridoi lavorativi per i rifugiati sono il frutto di un percorso fortemente condiviso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il settore di riferimento per la formazione nei Paesi di asilo temporaneo e per il successivo inserimento in azienda è l’Information Technology.
I giovani rifugiati vengono identificati e selezionati nel Paese ospitante, frequentano un pre-corso preliminare ad una ulteriore selezione, e vengono infine preparati ai colloqui e presentati alle aziende che hanno scelto di partecipare al programma, con l'obiettivo di favorire un primo matching tra candidati e aziende.
A seguire, inizia il percorso formativo della durata di 10 settimane, che include 160 ore di formazione IT e 133 ore di formazione civico-linguistica (100 ore livello di italiano A1, 25 ore di educazione civica e lessico specifico) e di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (8 ore). Di queste, 60 ore vengono svolte in presenza, mentre le restanti sono erogate dall’Italia in modalità remota. Ulteriori 12h di coaching IT di approfondimento sono state erogate online dall’Academy Locale.
Al termine del percorso formativo, gli studenti sostengono in presenza i tre test (tecnico, civico-linguistico e sicurezza sul lavoro) che valutano tutti i temi trattati durante le 10 settimane, conseguendo i relativi attestati. Solo coloro che li superano con successo accedono alla fase successiva, che prevede l’avvio del processo per il rilascio del visto necessario per l’arrivo in Italia e la formalizzazione del contratto di lavoro, della durata minima di 12 mesi, concordato con le aziende.
I giovani rifugiati ricevono un supporto iniziale al loro arrivo in Italia, che consiste nell'assistenza nella ricerca di una sistemazione abitativa per i primi tre mesi, nella promozione dell'integrazione sociale attraverso il community matching e nel sostegno all'inserimento lavorativo.
Questo corso IT di Java sviluppa competenze pratiche e professionali per ruoli nello sviluppo software:
• Controllo di versione con Git: Competenza in Git, strategie di branching e collaborazione su GitHub
Fondamenti di programmazione in Java: Solida comprensione di array, cicli, funzioni e tipi di dati essenziali.
• Programmazione Orientata agli Oggetti (OOP): Esperienza nella progettazione di sistemi robusti utilizzando classi, incapsulamento, collezioni ed ereditarietà.
• Competenze avanzate in Java: Gestione di file, gestione delle eccezioni, Java Streams, Maven e strumenti di debug.
• API e basi del Web: Conoscenza pratica dei protocolli HTTP, test delle API e utilizzo di strumenti come Postman.
• Corsi di lingua italiana livello A1: le principali funzioni comunicative, il lessico, le strutture e i principali elementi della culturale del Paese
• Educazione civico linguistica: i principi fondamentali della Costituzione italiana, le principali Istituzioni pubbliche in Italia, vita civile con riferimento ai settori della sanità, scuola, lavoro e obblighi fiscali, Diritti e doveri degli stranieri in Italia e Contratti di lavoro
• Il lessico specialistico, i verbi e le strutture utili per comunicare nel mondo IT nel Paese
• Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro: sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
22 giovani rifugiati con background in ambito IT, provenienti da Burundi, Congo, Eritrea, Etiopia, Rwanda, Somalia, Sud Sudan e Sudan e attualmente ospitati in Uganda, hanno completato con successo il percorso ReadyForIT alla fine di ottobre 2024. Durante il programma, hanno acquisito o migliorato competenze in programmazione Java, oltre a raggiungere un livello base di conoscenza della lingua e della cultura italiana.
Nelle prossime settimane arriveranno in Italia, grazie ai contratti di lavoro nel settore dell’Information Technology già confermati dalle 7 aziende che li avevano pre-selezionati e scelto di aderire a questo progetto innovativo e ad alto impatto.